IL BAGLIORE E LA MISERIA DELLA VITA MILITARE

La vita in trincea si muoveva solamente dal tramonto fino all'alba, durante il giorno tutto il paesaggio appariva di una tonalità grigio-marrone, come un paesaggio ormai estinto, in modo tale che, all'osservatore, la vista di una giornata luminosa appariva come un fatto del tutto surreale.
Karel Jagodič

L'arrivo sul fronte era per molti soldati una cosa progressiva. Chiamati sul fronte, inizialmente erano stati collocati nelle caserme di raccolta, successivamente invece erano stati inviati sui campi di battaglia: prima sul fronte meridionale della Serbia e su fronte orientale della Russia, dal 1915 in poi sulla nuova linea di confine con l'Italia. Anche se già con l'arrivo in caserma la vita di molti era cambiata drasticamente, le condizioni di vita sul fronte non potevano essere paragonate. L'ordine, la pulizia, il cibo normale e letti relativamente confortevoli in caserma sono stati sostituiti da continui trasferimenti, notti a dormire sul suolo, pasti irregolari e spesso anche molta carestia, mancanza di igiene personale, accumulo di fastidiosi insetti, abbigliamento sporco, lacerato e spesso umido, che spesso si asciugava direttamente sul corpo.

Certamente le condizioni di vita sul fronte cambiavano in base alla località. In alcuni casi, sulla linea del fronte avevano costruito dei veri e propri villaggi di capanne ed altre strutture ausiliarie, altrove i soldati vivevano nelle caverne e grotte naturali, spesso anche in ricchi palazzi arredati, chiese, scuole o diverse stalle e case private, che sono stati forzatamente sequestrati alla gente del posto. Ci sono state differenze notevoli in termini di alloggi tra i soldati semplici e gli ufficiali. Per questi ultimi avevano ovviamente provveduto per primi. Anche nelle condizioni più impossibili, avevano cercato di trovare per loro o tentavano di costruire alloggi relativamente confortevoli e nonostante la fame e la scarsità di cibo generale che c'era riuscivano a mangiare abbastanza bene, agli ufficiali più anziani era stato assegnato un soldato-servo, che si prendeva cura dei suoi bisogni personali.

Per l'organizzazione ed il buon funzionamento della vita quotidiana dei soldati sul fronte erano state designate specifiche unità tecniche che si occupavano della costruzione delle strade, abitazioni, trincee e collegamenti telefonici. Inoltre, a queste unità sul fronte venivano assegnate delle cucine mobili polacche, panifici, lavanderie, ospedali e punti di collegamento, mentre un gran numero di uomini era stato designato per la conduzione di camion, trattori ed animali che permettevano lo spostamento o l'approvvigionamento di cibo per molti soldati. Sebbene durante le dure battaglie, i pasti fossero spesso scarsi e irregolari, nei primi anni della guerra risultavano comunque sufficienti. Su alcuni fronti il problema principale era rappresentato dalla mancanza di acqua potabile, soprattutto nei mesi estivi, il che aveva portato molti soldati al limite della follia o di malattia addominali anche molto gravi. Grossi problemi erano causati anche dalla mancanza di tabacco, in quanto questo veniva offerto ai soldati, oltre al cibo ed alcol, principalmente prima di ogni difficile battaglia e rappresentava dunque un desiderio molto atteso.

La maggior parte dei soldati faceva molta fatica ad abituarsi alla sporcizia. Dopo aver trascorso alcuni giorni a dormire sul suolo e nelle trincee, dove non c'era la possibilità per diversi giorni di potersi lavare le mani, tutti erano diventati ugualmente puzzolenti e sporchi, Il fetore degli escrementi veniva mescolata con l'odore delle munizioni, di sangue e cadaveri in decomposizione e non avevano dunque altra scelta che farsene l'abitudine. Nonostante tutte le calamità e gli orrori, la maggior parte dei soldati non è mai riuscita ad abituarsi ai pidocchi ed altri insetti, dai quali non era possibile difendersi in modo permanente. L'orrore e la repulsione derivavano anche da tanti topi che si erano insediati nelle trincee e vicino ai cimiteri. Rubavano infatti loro il cibo, strappavano gli zaini, rosicchiavano le ossa dei morti, molestando nel sonno le persone, per questo motivo a volte insediavano nei fossati anche i gatti per diradare almeno un po' questi animali così fastidiosi.